Mi chiamo Daniela Scambelluri, classe ’74. Sono nata a Torino, ma vivo a Genova da quando ho 3 anni. Ho un fratello più grande e una sorella più piccola, mio papà era impiegato all’IP e mia mamma casalinga.
Ho frequentato il Montale e dopo essermi diplomata in ragioneria sperimentale, ho iniziato la facoltà di scienze politiche, ma dopo pochi mesi ho trovato un lavoro in Grimaldi, inizialmente ufficio passeggeri e poi ufficio personale ed ho lasciato gli studi.
Nel 2004 mi sono sposata, nel 2005 è nato Federico, nel 2007 Alice e a metà del 2008 mi sono trasferita in Svizzera per seguire mio marito, dove sono rimasta per quasi 2 anni.
Rientrata in Italia non ho cercato un nuovo lavoro perché volevo seguire i miei bimbi anche perché mio marito continuava a lavorare a Zurigo e rientrava solo nei weekend.
Nel 2013 è nato Emanuele e le mie giornate erano completamente assorbite da casa e figli.
Sono entrata in Oasis per puro caso. La mia amica Virginia ha saputo che cercavano un’operatrice per lo Sportello Genitori ed ha subito pensato a me: mi sono sentita onorata, anche perché io non mi sono mai sentita all’altezza in nessuna situazione… Non conoscevo l’associazione o, meglio, sapevo solo dell’esistenza del nido Montebruno, così mi sono fatta un po’ raccontare di che cosa si occupava Oasis ed ho subito “accettato”, sperando di superare il colloquio con Cristina. Ero in effetti un po’ preoccupata, non avendo esperienza nel settore e non essendo assistente sociale, temevo di non essere la persona adatta. Ed invece, mi è stata data la possibilità di entrare in questa bellissima famiglia.
Tre valori nei quali sento piena corrispondenza sono: famiglia, umanità e passione, ma potrei aggiungere anche amore, giustizia, rispetto e potrei andare avanti.
Cosa rende l’equipe dello sportello irresistibile? Forse la complicità, il credere negli stessi valori e la voglia di restituire il bene che noi abbiamo avuto la fortuna di ricevere.
Cosa non deve assolutamente cambiare in Oasis? La passione e l’entusiasmo coinvolgenti di Marta e Gianluca, il senso di comunità che c’è tra volontari, educatrici associazione e cooperativa.
Ho un solo desiderio per il futuro di Oasis: sarebbe bello poter aiutare le famiglie con bimbi 0 – 6 anni.